La Festa dei Lavoratori nell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
La Festa dei Lavoratori (o più comunemente del Primo Maggio) rappresentava una delle celebrazioni più sentite e partecipate nell’Unione Sovietica. Nell’URSS era anche nota con il nome di Giorno della solidarietà internazionale dei lavoratori e l’accomunava alla giornata del ritorno della primavera, una festività molto sentita dopo la convivenza con un lungo inverno.
A partire dal 1° Maggio del 1918 dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi divenne una celebrazione ufficiale della nuova repubblica e per la prima volta nella storia le celebrazioni dei santi furono sostituite dalla celebrazione dell’uomo, in questo caso nella figura del lavoratore.
A Mosca, come in tutte le città dell’Unione Sovietica, da Leningrado a Vladivostok, da Ulan Bator a Tashkent, si svolgevano grandi parate nelle piazze e nelle vie centrali con la partecipazione dell’Armata Rossa, delle organizzazioni giovanili e delle organizzazioni dei lavoratori, ma con il coinvolgimento attivo e spontaneo di tutta la popolazione. La collaborazione messa in campo tra il governo sovietico e il popolo portò questa giornata ad essere il momento in cui ai lavoratori era tributato, da tutta la collettività, il merito nella costruzione e nel consolidamento dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e in cui sottolineare l’importanza dei proletari nella società. Inoltre, questo giorno rappresentava per tutti i cittadini sovietici una giornata di festa e di condivisione con i propri cari e con i concittadini: si organizzavano pic-nic fuoriporta, gite nelle dacie di campagna e soprattutto, per i più piccoli, la giornata era aspettata e desiderata come una delle più belle dell’anno.
Si festeggiava anche l’arrivo della primavera con la futura ripresa delle attività agricole e l’arrivo delle vacanze primaverili. Durante la giornata si intonavano canti, si davano vita a spettacoli spontanei da parte delle generazioni più giovani fino a quelle più anziane che conservavano ancora il ricordo degli anni bui e difficili sotto il regime degli Zar. Si era soliti regalare piccoli giochi e libri ai bambini e ci si decorava con nastri, fazzoletti o fiori rossi.
soprattutto durante la primavera del 1942 con i nazisti in territorio sovietico, con uno spirito più mesto e con il pensiero al fronte. Negli anni seguenti la fine della Seconda Guerra Mondiale l’importanza della Festa del 1° maggio rimase indiscussa nonostante l’anniversario della vittoria sulla Germania nazista (9 maggio) ebbe fin da subito un ruolo di rilievo nelle festività dell’Unione Sovietica.
Fino alla caduta dell’Urss, la Festa dei Lavoratori ha mantenuto il suo status di celebrazione popolare con un significato profondo e radicato nella società.
Fonti:
- A May Day Reclamation Project, Haddad Laura, Landscape Journal, Vol. 18, No. 2 (Fall 1999), pp. 119-136, University of Wisconsin Press
- https://it.sputniknews.com/foto/201805015955543-primo-maggio-lavoratori-festa-URSS-storia/
- https://it.rbth.com/lifestyle/80596-primo-maggio-un-popolo
- Geografia Universale, Volume II, 1971, Rizzoli Editore, Milano
Crediti foto:
- Figura 1,3 Soviet Visuals pagina Facebook
- Figura 2 SputnikNews.com sito internet