Dichiarazione dell’Iniziativa del Partiti Comunisti e Operai d’Europa sulla nuova ondata della pandemia
La seconda ondata pandemica del Covid-19 è realtà in tutta Europa. In diversi Paesi europei sono state già previste nuove misure di lockdown e in questi giorni il governo italiano a suon di DPCM sta varando nuove misure restrittive con la massima attenzione a non intaccare i processi produttivi e i profitti dei padroni. Riportiamo di seguito una dichiarazione dell’Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa sulla nuova ondata della pandemia.
La nuova ondata di pandemia in tutta Europa è una realtà che non è venuta dal nulla. Le affermazioni dei governi borghesi di “aver preso misure” e “potenziato i sistemi di sanità pubblica” dopo la prima ondata di pandemia, così come che “nel corso della pandemia l’UE è stata responsabile ed è solidale con i popoli “, sono mitologia.
In seguito alla nuova ondata di pandemia, tutte queste affermazioni vengono giorno dopo giorno smascherate e si rivelano fallimentari. L’aumento di decessi, di contagi e di pazienti in rianimazione rivela la responsabilità delle direttive, succedutesi nel tempo, dell’UE e dei governi, che hanno lasciato i sistemi sanitari pubblici privi di personale, infrastrutture, unità di terapia intensiva, reagenti e test.
Queste enormi carenze aprono la strada ai gruppi imprenditoriali della sanità privata che si affrettano ad approfittare della preoccupazione delle persone e della malattia per ottenere profitti, perché traggono profitto dalle loro collaborazioni d’oro con le istituzioni pubbliche, ma anche addebitano ai lavoratori test e cure per il virus o altre infermità e malattie che, indipendentemente dalla pandemia, richiedono esami, trattamenti e interventi chirurgici a cui “gli ospedali COVID”del sistema sanitario pubblico non possono far fronte.
I governi e i padroni hanno enormi responsabilità per le carenze dei protocolli, voluti così per soddisfare le priorità del grande capitale, per la mancanza di misure essenziali di protezione per i lavoratori sui luoghi di lavoro, per il perpetuarsi dei problemi nei centri di assistenza per anziani, per le miserabili condizioni delle strutture per profughi e immigrati, delle scuole, dei trasporti, ecc.
Mentre lo sfruttamento continua a tutti i livelli, è inaccettabile che l’istruzione, la lotta per i diritti, la vita politica e culturale siano limitate con il pretesto della pandemia.
Sono passati sette mesi dallo scoppio della pandemia e ancora nulla è stato fatto per il sostanziale rafforzamento del sistema sanitario pubblico, né per affrontare concretamente le enormi carenze causate dalle politiche di commercializzazione, di tagli di finanziamento e di personale che i governi e l’UE hanno portato avanti. Sulla base dello stesso criterio, cioè dei costi e del profitto, hanno lasciato anche le scuole prive di protezione, provando provocatoriamente a incolpare le persone per i comportamenti individuali per giustificare così la loro politica antipopolare e le loro enormi responsabilità.
Le teorie complottiste sono un utile complemento alla politica antipopolare. In un momento in cui la sfiducia nello Stato borghese e nei suoi dirigenti sta giustamente crescendo e la pandemia rivela la criminale inadeguatezza dei sistemi sanitari in tutti gli stati capitalisti, è davvero un grande servizio per il sistema intrappolare le persone in un dibattito sull’uso o sul rifiuto delle maschere o sull’esistenza o meno del virus.
Di fronte a questa politica, si conferma la necessità di rafforzare ulteriormente la lotta dei popoli per sistemi sanitari esclusivamente pubblici e gratuiti e per tutte le misure necessarie per proteggere la salute e la vita.
Per il rafforzamento del sistema sanitario pubblico con pieno finanziamento, per massicce assunzioni a tempo indeterminato di medici e infermieri, per attrezzature moderne e per la requisizione delle strutture sanitarie private. Per misure immediate nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei mezzi di trasporto e, in generale, ovunque!
Il degrado che costringe i medici a scegliere tra chi vivrà e chi morirà, obbliga gli infermieri a indossare sacchetti di plastica per proteggersi e la situazione generale che pregiudica la salute e la vita dei popoli, rivelano che il vero virus e nemico visibile è il capitalismo.
L’esempio di Cuba, così come il prezioso e generoso contributo dei suoi medici militanti, sono emblematici e rivelano la barbarie capitalista in cui viviamo. La divulgazione della superiorità del socialismo è quanto mai opportuna e necessaria, poiché i suoi risultati in materia di assistenza sanitaria, istruzione, lavoro e diritti popolari sono lontani anni luce dalla giungla capitalista. Il Socialismo è il mondo per cui vale la pena lottare affinché le persone possano soddisfare i propri bisogni attuali.
L’INIZIATIVA COMUNISTA EUROPEA
Il comunicato originale è disponibile qui.