I lavoratori e le lavoratrici combattivi esprimono ai lavoratori greci la loro solidarietà per lo sciopero del 26 novembre
Oggi (26 novembre 2020) in Grecia è in corso il primo sciopero generale convocato in Europa dall’inizio della pandemia. I lavoratori incrociano le braccia contro gli attacchi ai loro diritti e al diritto di sciopero portati avanti dal governo guidato da Nuova Democrazia. Riportiamo di seguito il comunicato di sostegno ai lavoratori greci approvato dalla presidenza dell’Assemblea dei Lavoratori e Lavoratrici Combattivi.
COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI E LAVORATRICI COMBATTIVI IN SOLIDARIETÀ CON LO SCIOPERO DEI LAVORATORI GRECI
L’Assemblea dei Lavoratori e Lavoratrici combattivi esprime la sua solidarietà internazionalista alla classe lavoratrice greca e ai sindacati conflittuali con orientamento di classe in lotta contro l’ennesimo attacco antioperaio dei padroni e del governo greco. Il disegno di legge del governo di ND prevede, tra le altre cose, l’estensione della settimana lavorativa a 60 ore, passando da 8 a 10 ore giornaliere, senza retribuzione addizionale e la cancellazione della domenica come giornata festiva. Queste misure che distruggono i diritti e attaccano il salario sono accompagnate da misure autoritarie e repressive che mirano a contenere l’instancabile resistenza dei lavoratori greci, colpendo ancora una volta il diritto di sciopero e di organizzazione sindacale.
Noi lavoratori e lavoratrici combattivi, delegati sindacali, di diverse fabbriche, settori e luoghi di lavoro in Italia, salutiamo lo sciopero generale in Grecia convocato dalle organizzazioni sindacali conflittuali e di classe per oggi 26 novembre 2020 ed esprimiamo il nostro sostegno ai lavoratori greci per la loro giusta lotta nel respingere l’assalto padronale ai loro diritti.
Di fronte alla nuova crisi del sistema capitalista, accelerata dalla pandemia, la classe padronale, i governi e l’UE attaccano frontalmente i diritti e le conquiste dei lavoratori per salvaguardare i loro profitti, incrementano l’autoritarismo e la repressione, restringono ulteriormente il diritto di sciopero e di organizzazione dei lavoratori dentro e fuori i luoghi di lavoro. Questo attacco è comune in tutti i paesi capitalisti, la lotta della classe operaia greca è la nostra stessa lotta. Lo sciopero generale in Grecia è d’esempio e infonde fiducia nella lotta anche in queste difficili condizioni dimostrandosi essere lo strumento necessario e adeguato per respingere gli intenti della classe padronale di far pagare la crisi ai lavoratori. Nell’unire la nostra voce a quella dei lavoratori greci, chiamiamo a rafforzare la lotta e la mobilitazione nel nostro paese per costruire un vero sciopero generale.